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Prevenire gli infortuni nel basket
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Prevenire gli infortuni nel basket

Il piede e il basket

“Il basket è lo sport che tende al cielo. Per questo è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre a terra” (Bill Russell).

La pallacanestro è uno sport giocato abitualmente su parquet con calzature che avvolgono la caviglia e con una suola esterna anti scivolo ed una suola interna ammortizzata e tomaio contenitivo. Il piede del cestista deve mantenere un adeguato spazio all’interno della scarpa, al fine di mantenere la perfetta stabilità col suolo nonostante i repentini cambi di direzione, rimbalzi a canestro, esitazioni e finte di ogni genere.

Diversi sono gli infortuni all’arto inferiore per i cestisti e vanno dalle distorsioni di ginocchio, caviglia, lesioni meniscali e dei crociati. La figura del podologo è indicata per la prevenzione e dunque della riduzione della probabilità che avvenga l’infortunio. Oltre agli eventi traumatici è molto comune l’insorgenza di patologie infiammatorie quali tendiniti achillee e fasciti plantari. Con un’adeguata visita podologica, comprendente di baropodometria, stabilometria, rastereografia oltre che di un esame fisico e di un’anamnesi familiare, si hanno i presupposti per pianificare tutto ciò che occorre alla riduzione dei rischi d’insorgenza di infiammazioni ed infortuni. Il principio è quello di restituire alla biomeccanica fisiologica del paziente gli elementi necessari (stretching, plantari podologici, bendaggi funzionali, esercizi propriocettivi, ortesi siliconiche) per essere attuata con i minimi compensi.

Se osserviamo le caratteristiche comuni dei principali gesti atletici del basket, vediamo quanto venga sfruttato l’appoggio podalico come base per compiere il seguito dell’azione con gli arti superiori. L’esigenza di mantenere un ottimo equilibrio risulta essenziale durante il gioco, specialmente nel movimento che precede il tiro. Ciò viene abitualmente potenziato dal mantenimento in flessione delle ginocchia.

Figure 1 – “Giro”
Figure 2 – “Piede perno”

Si può quindi comprendere che legamenti ed articolazioni di ginocchia, caviglia e piede vengano continuamente sollecitati da movimenti irruenti e di sovraccarico. La fascia plantare nel suo complesso di muscoli e membrane, è in continua attività insieme alla struttura muscolare posteriore di gamba (tricipite surale), per tanto, la tutela delle fibre muscolari e tendinee deve essere prioritaria. Ciò non toglie che una potenziale instabilità dei legamenti del ginocchio, vada ad alterare l’equilibrio dell’atleta, ripercuotendosi sulla biomeccanica del gesto atletico ed indirettamente su gamba e fascia plantare. Esercizi propriocettivi, kinesiotaping e suolette podologiche possono essere dei rimedi a questo genere di alterazioni; tutto sta alla causa che provoca a monte il problema.

Essendo la distorsione di caviglia un infortunio estremamente diffuso tra i cestisti, oltre all’utilizzo di plantari su misura, può fungere da stabilizzatore anche un bendaggio funzionale, specialmente per evitare recidive. Il bendaggio funzionale per caviglia, consiste in una fasciatura di caviglia e piede utilizzando bende anaelastiche, con l’intento di stabilizzarne i due compartimenti, evitando recidive di distorsioni. Ciò può essere svolto anche prima della prestazione atletica dal podologo sportivo o dal fisioterapista, e può durare anche per 5-6 giorni.

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