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Retropiede valgo

Valgismo calcaneale (visione posteriore)
Valgismo calcaneale (visione posteriore)

Il retropiede valgo è una condizione per la quale si osserva (da una visuale posteriore) un’inclinazione del calcagno verso l’interno, scaturito da uno slittamento dell’astragalo verso il basso e verso la linea mediana del corpo. Detto ciò, può sembrare che si tratti di un dettaglio irrilevante della nostra predisposizione ossea ma dietro a questa deviazione si nasconderebbero diverse alterazioni biomeccaniche e posturali.

Prima di tutto, contestualizzando il concetto di retropiede, ci si riferisce a due ossa: il calcagno ed il talo; il primo è a diretto contatto col suolo e con i segmenti ossei del mesopiede oltre che con il talo, quest’ultimo invece ha il compito di fare da mediatore di forze e di equilibrio tra la gamba ed il piede, come per canalizzarne le direttive motorie e poggia sopra il calcagno. Se aggiungessi dire che il retropiede “regna” sull’avampiede, ovvero che se la collocazione del proprio asse è corretto ed allineato, allora l’avampiede più difficilmente ne manifesterà alterazioni. Ecco che apparirà ben nitida l’importanza di un retropiede senza inclinazioni verso l’interno (cosiddetto valgo). Questa premessa conduce al concetto che, dunque, il profilo biomeccanico tra tibia, fibula e retropiede racchiuda una certa subordinazione nella gestione del carico in statica e nella marcia, si tratta di una solida interdipendenza biomeccanica tra i segmenti ossei di tutto l’arto inferiore.

Il podologo è in grado di analizzarne questa interdipendenza e di coglierne eventuali rapporti non fisiologici. Infatti, le conseguenze possibili in presenza di un retropiede valgo sono:

  • Una rotazione interna dell’arto inferiore, un’antiversione del bacino che comporta un aumento della lordosi lombare; quest’ultima può accentuare le restanti curve della colonna vertebrale (dorsali e cervicali).
  • Un atteggiamento in valgismo del ginocchio, sovraccaricando così il menisco mediale e mettendo in tensione il legamento collaterale.
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Lumbar spine and Lordosis

Cause e sintomi

Il retropiede valgo può scatenare diverse manifestazioni di disturbo, che sono riconducibili a patologie quali tunnel tarsale, fascite plantare ed alluce valgo. La sintomatologia è dunque molto varia, come già visto, alterazioni in avampiede possono essere generate da un valgismo calcaneale che sta a monte, questo vorrebbe dire che un dolore localizzato nell’area metatarsale del piede non è sempre generato da una causa corrispondente al punto algico.

Come interviene il podologo

Il podologo, prima di tutto, cerca di comprendere la causa che ha determinato il retropiede valgo, per poi quantificarne attraverso dei test manuali il grado di pronazione ed esame baropodometrico. Le cause possono essere di natura ossea (es. sinostosi tarsale), muscolare (anomalie congenite o funzionali), di lassità ligamentosa, posturale o addirittura psico-comportamentale. Ognuna di queste cause viene trattata nel modo più adeguato al caso. Successivamente (a seconda del caso clinico)si deciderà che tipo di ortesi plantare su misura realizzare al fine di riallineare il calcagno con la tibia. Oppure il tipo di esercizi propriocettivi che il paziente deve eseguire autonomamente.

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